Il tratto tipico del paesaggio marchigiano è un susseguirsi di morbide colline che, come onde, si rincorrono fino alla costa. Curiosando per le strade dell’entroterra marchigiano si può godere della spettacolare alternanza di colori creato dalle varie coltivazioni, dai frutteti e dalle monocolture a cereali che si estendono lungo le pareti inclinate dei colli, modificando il paesaggio con il susseguirsi delle stagioni.
L’aspetto rurale delle colline marchigiane si è forgiato sulla maglia poderale della mezzadria e della policoltura, oggi in parte sostituita da colture intensive e specializzate. Tra le maggiori coltivazioni tuttora spiccano quella del frumento, della vite, e dell’olivo; in forte crescita sono i prodotti agroalimentari regionali certificati di qualità, tra i quali si distinguono i diciannove vini marchigiani con marchio DOC e DOCG.
Spesso alcune antiche ville, o dimore padronali, esempi intatti di architettura mezzadrile, sono state adibite ad agriturismo, dove si può tranquillamente soggiornare.
Immersi in questo quieto paesaggio, antiche cittadine vivono in un continuum fra passato, presente e futuro, che conferisce loro un aspetto austero e nobile. Nelle Marche ben 18 comuni vantano come riconoscimento di essere tra i “Borghi più belli d’Italia“, un club che raccoglie piccoli centri italiani di spiccato interesse artistico e storico.